sabato 3 gennaio 2015

IoT: una nuova frontiera per la Comunicazione Tecnica (parte prima)

Anno nuovo, idee nuove.

Come sapete, di solito mi piace seguire più di un filone. A volte i filoni si interrompono e poi magari li riprendo... del resto... il blog è il mio... e faccio quello che voglio!

Oggi si parla di "Internet delle Cose" (Internet of Things, IoT).

E' una tematica alla quale mi interesso da quasi un anno e non sono di certo un esperto, ma mi interessa capire in che modo i principi e le regole della Comunicazione Tecnica potranno integrarsi e contribuire allo sviluppo dell'interazione fra l'uomo e le macchine nell'ambito dell'IoT.

Volendo introdurre l'argomento, potremmo dire che all'inizio fu la Domotica, una disciplina che prometteva di integrare nell'ambiente della nostra casa e, più in generale, negli ambienti antropizzati, una serie di "funzioni intelligenti" (sicurezza perimetrale dell'edificio, climatizzazione, ottimizzazione dei consumi energetici) affidata a meccanismi diversi ma destinati ad integrarsi sempre più efficacemente.

Molto prima della Domotica, in ambito industriale, le discipline del Telerilevamento e del Telecontrollo avevano già sviluppato moltissime soluzioni per la misurazione di grandezze fisiche che andavano ad alimentare meccanismi attuatori di vario genere (esempio classico: lettura del livello di un galleggiante e conseguente apertura automatica di un rubinetto per riempire un serbatoio).

Tutte queste tecniche hanno rappresentato un background molto utile quando, con lo sviluppo e la diffusione di Internet, si è iniziato a pensare che le macchine potessero essere raggiunte e governate attraverso il Web e potessero comunicare tra di loro in diverse modalità.

Secondo McEwen e Cassimally per IoT va inteso il connubio fra:

• oggetto fisico
• sensori e attuatori inseriti nell’oggetto
• connessione via internet dell’oggetto a un servizio web ed eventualmente ad altri oggetti e/o utenti.

Attraverso i sensori gli oggetti raccolgono una serie di su grandezze misurabili (movimento, luce, temperatura, umidità, suoni, vibrazioni, ecc.)

Gli attuatori permettono invece  all’oggetto di agire sul mondo esterno.

Internet aggiunge all’oggetto la dimensione della comunicazione e dell’intelligenza, intesa nel senso di poter correlare/miscelare/confrontare informazioni diverse da diversi tipi di sorgenti/sensori.

Ovviamente, a questa prima definizione dobbiamo affiancare una serie di concetti quali:

- l'ecosistema tecnologico su cui si "appoggia" l'IoT
- gli ambiti applicativi
- le criticità

... per poter definire meglio, anche dal punto di vista del Comunicatore Tecnico, quale sarà l'impatto di questa evoluzione.

Tenete presente che tutto questo non è "futurologia" , è qualcosa che già esiste e la sua diffusione su larga scala è "dietro l'angolo", come potrete intuire dal grafico seguente:


Di questo ed altro si parlerà a Bologna il 27 Gennaio 2015, nell'ambito di un'iniziativa organizzata da COM&TEC.

Ma nei prossimi giorni, ne parleremo ancora.

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